Il martinetto idraulico e le sue applicazioni

Il progresso industriale è passato attraverso varie fasi, caratterizzate da diverse invenzioni volte a migliorare il ciclo produttivo (maggior numero di pezzi prodotti in minor tempo) e le condizioni di salute dei lavoratori: una di queste è sicuramente il martinetto idraulico.


Partorito dalla brillante mente di Richard Dudgeon, macchinista di origini scozzesi ma trapiantato negli Stati Uniti, accompagna il lavoro degli esseri umani dalla metà del diciannovesimo secolo in svariati settori industriali e non solo. Senza dover mettere piede in una fabbrica infatti, è possibile osservare questi dispositivi all’opera in qualsiasi carrozzeria, in molte officine e nei cantieri edili; a volte vengono anche applicati a veicoli per la movimentazione, lo smistamento e il trasporto di materiali.

Ne esistono molti modelli e tipologie che vengono utilizzati in base all’entità dei carichi da sollevare e alle esigenze del settore in cui vengono richiesti. Il cosiddetto martinetto idraulico a bottiglia, ad esempio, si contraddistingue per il rapporto tra la sua estrema versatilità e la sua portata massima: con le sue contenute dimensioni risulta facile da spostare e riesce ad alzare carichi fino a 20 tonnellate! Può essere utilizzato in spazi angusti, ben noti a minatori, vigili del fuoco, squadre di soccorso…
Possiamo incontrare altre forme di martinetto anche uscendo dalla sfera professionale, basti pensare a quando si fora un pneumatico dell’auto e siamo costretti a sostituirlo con la ruota di scorta; il cric ci permette di alzare la macchina con un minimo sforzo e tenerla sollevata per il tempo necessario all’intervento di sostituzione.

Ma come funziona il martinetto idraulico?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo scomodare la fisica e uno dei suoi più famosi rappresentanti, Blaise Pascal. Il fisico-matemetico francese ci insegna che, quando aumenta la pressione in un punto di un fluido confinato, tale aumento si trasmette ad ogni altro punto del contenitore con la stessa intensità.
Questo principio si concretizza poi nei cilindri del martinetto in cui, tramite una leva o un pulsante, si avvia la fase di pressione del fluido (generalmente olio). Per le apparecchiature più recenti e specifiche, sono stati ideati dei software che avviano e gestiscono l’attività di uno o più martinetti; vengono generalmente sfruttati nel settore edile o della carpenteria pesante e consentono il monitoraggio simultaneo di più dispositivi.